22 marzo 2012

Vita da commessa - Quiz

Cliente:  Buonasera...
Io:  Buonasera!
- Vorrei fare un regalo per un bambino...
- Ok! Ha in mente qualcosa di particolare?
- No, veramente no...
- Allora... c'è questa tuta...
- No, verde no.
- Ok. Allora questo pantalone...
- No, pantaloni lunghi no.
- Ok, allora questo completo per il mare...
- No, rosso no.
- (iniziando ad essere sfiduciata) Questa t-shirt azzurra?
- No, azzurro no.
- Questa polo bianca?
- No, preferivo qualcosa di sotto.
- (inizio a sentirmi come quando si gioca ad acqua e fuoco) Quindi pantaloni?
- Sì, pantaloni. (fuochino...)
- Mi ha detto lunghi no, quindi solo corti?
- Sì, corti.
- Ok, questo bermuda...
- No, in tessuto no.
- Quindi solo in maglina?
- Sì, solo in maglina.
- Allora questo short marrone...
- No, marrone no.
- (facendo mente locale ed andando ad esclusione, come a Indovina Chi) Quindi di colore vorrebbe il blu, se ho ben capito?
- Sì, il blu. O il bianco. O a righe blu e bianco.
- (aggiungendo sempre più tasselli) Quindi tirando le somme voleva un pantalone corto in maglina blu, o bianco, o a righe blu e bianche?
- Sì, esatto. (ho indovinato! cos'ho vinto?)
- (alla faccia del non-ho-niente-in-mente) Non ce l'ho.
- Ah, va be', arrivederci.

18 marzo 2012

Un uomo


Forse non ero innamorata di te, o non volevo esserlo, forse non ero gelosa di te, o non volevo esserlo, forse m'ero detta un mucchio di verità e di menzogne ma una cosa era certa: ti amavo come non avevo mai amato una creatura al mondo, come non avrei mai amato nessuno. Una volta avevo scritto che l'amore non esiste, che l'amore è un imbroglio: che significa amare? Significava ciò che ora provavo ad immaginarti impietrito, perdio, con lo sguardo di un cane preso a calci perchè ha fatto pipì sul tappeto, perdio! Ti amavo, perdio. Ti amavo al punto di non poter sopportare l'idea di ferirti pur essendo ferita, di tradirti pur essendo tradita, e amandoti amavo i tuoi difetti, le tue colpe, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue miserie, le tue volgarità, le tue contraddizioni, il tuo corpo con le spalle troppo tonde, le sue braccia troppo corte, le tue mani troppo tozze, le sue unghie strappate.

14 marzo 2012

La seduzione dell'altrove


Duole pensarlo (e scriverlo) ma questo libro rientra nella mia personalissima categoria soprannominata "Libri della spesa". Ovvero gli editori potevano pubblicare anche la lista della spesa dell'autore, e sarebbe stata la stessa roba. Generalmente la Maraini mi piace moltissimo ma questo libro mi è sembrato una raccoltina assortita di temini sul  viaggio riuniti alla meglio appiccicandogli, giusto per necessità di un minimo di coerenza, un tema comune, ovvero "la seduzione dell'altrove". Pubblicazione, rilegatura e vendita a 17,50 €.

12 marzo 2012

Otello

 Virtù un fico! sta solo in noi l'essere in un modo o nell'altro! I nostri corpi non son che giardini per i quali le nostre volontà fan da giardinieri; così che se vogliamo piantare ortiche, o semmai lattughe, mettervi l'issopo ed estriparvi il timo, guarnirlo d'una sola specie di erbe ovvero variarlo con un composto di molte, lasciarlo sterile per la nostra accidia, ovvero concimarlo con il nostro lavoro, il potere e l'autorità per decidere tutto questo non si trova che nella nostra volontà. Se la bilancia della nostra vita non avesse un piatto di ragione da dover equilibrare con un piatto di sensualità, il sangue e la bassezza della nostra natura ci condurrebbero alle conclusioni più irrazionali.

8 marzo 2012

La politica della famiglia

Visto il periodo deludente in quanto a lettura di romanzi, mi sono buttata su questo saggio di Laing sulla famiglia.
Il saggio si propone di analizzare le dinamiche sociali all'interno della famiglia, partendo inizialmente dal tentativo di definizione di famiglia, definizione che in effetti non è così immediata come sembrerebbe pensandoci superficialmente, soprattutto in questi momenti storici di famiglie "allargate". Laing spiega come la famiglia non sia un sistema oggettivo di rapporti, ma un'interiorizzazione reciproca che esiste in ciascuno dei suoi elementi e in nessun altro luogo.
[La famiglia] Si tratta di un insieme di elementi separati e disgiunti, all'interno del quale si trova l'io unito con altri che lo contengono in se stessi. [pg. 8]

5 marzo 2012

PopCo


La grossa delusione di questo romanzo è la trama: non c'è. Il libro inizia col viaggio di Alice per arrivare a questo incontro aziendale, e va bene, poi arriva sul luogo dell'incontro, e va bene, e poi rimane lì, a pensare ad un nuovo prodotto commerciale per adolescenti. Punto. Nel senso che questa è la trama. Mica per 50 pagine, il romanzo è lungo 460 pagine. Direte voi: alla fine troverà l'idea per questo benedetto oggetto che farà impazzire le adolescenti? Ebbene, nì. Neanche questa soddisfazione per il povero lettore. Quindi il libro procede per 460 stanche pagine in cui non accade nulla (a parte che ad Alice viene l'influenza, un vero colpo di scena); il riempitivo di questo spropositato numero di pagine è la crittografia, alcuni stralci di matematica, teorie etico/morali sull'ambiente e il consumismo.

2 marzo 2012

Il processo

 "Ma io non sono colpevole", disse K., "un errore. Come può, in generale, un uomo essere colpevole. Noi qui siamo tutti uomini, l'uno come l'altro." "Questo è giusto", disse il sacerdote, "ma è così che parlano i colpevoli." "Hai anche tu una prevenzione contro di me?", chiese K. "Non ho alcuna prevenzione contro di te", disse il sacerdote. "Ti ringrazio", disse K., "ma tutti gli altri che hanno preso parte al processo hanno una prevenzione contro di me. La infondono anche a coloro che non vi partecipano. La mia posizione diventa sempre più difficile." "Tu fraintendi i fatti", disse il sacerdote, "la sentenza non arriva all'improvviso, il processo si trasforma gradualmente nella sentenza." "Ah, è così" (...)

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