7 gennaio 2012

Una vita da lettore

Definire un libro delizioso mi fa sentire sempre una vecchia signora con le perle al collo, un twin set color pastello e un gatto persiano sulle ginocchia, ma tant'è. Pur conoscendo ben pochi dei libri che segnala Hornby in questa raccolta di articoli, si leggono questi consigli d'élite con gran gusto e viene voglia di svaligiare una libreria. Anche perchè Hornby non consiglia classici (o comunque, pochissimi, come David Copperfield e Candido): grazie tante, lo si sa che bisognerebbe leggere "I miserabili", Proust, e Tolstoj... ma non sempre si ha voglia di fronteggiare i mostri sacri della letteratura, e la letteratura, come scrive Hornby a più riprese, è un piacere; quindi, tornando al punto, Hornby consiglia soprattutto romanzi non conosciutissimi e che non mettono soggezione al solo nome dell'autore, magari libri che senza la sua raccomandazione non avreste mai considerato.
E visto che Hornby è un appassionato di Dickens, mi vien da fidarmi dei suoi consigli. Anzi, mi è venuta voglia anche di scrivere dei bollettini mensili delle mie letture, perchè si creano riflessioni e collegamenti interessanti. Chissà, forse lo farò davvero. Se mai lo farò, però, a differenza di Hornby, ho intenzione di scrivere anche i titoli dei libri che non mi vanno giù, perchè è uno strazio per una qualsiasi persona curiosa non sapere di che libro si sta parlando male.
Osservazione random e totalmente estranea al libro: mi sono scervellata due giorni sull'immagine della copertina, e alla fine devo ammettere che non l'ho capita. Perchè quel tipo è blu? Perchè ha la testa poggiata sul tavolo in modo così deprimente? Perchè quei tratti rossi che gli escono dal cervello? E il libro fluttuante? E il fiore rinsecchito che pare peloso ma penso sia una rosa? Perchè?? Non è che sia un'immagine che rappresenti molto il piacere della lettura, o sbaglio io?
"Una vita da lettore" Nick Hornby, Guanda, 12 € ****/5

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