6 gennaio 2012

La veste color zafferano

"Ma, Onorevole Maestro, anche io dovetti entrare in una lamaseria contro il mio volere. Volevo andare a vivere nel Nepal, perchè credo che là sarei stato più felice."
Il Lama nostro Maestro apparve molto serio, come se questa fosse una cosa di estrema importanza invece di essere la sciocca fantasia di ragazzi che non sapevano di che cosa parlassero. Rispose gravemente:" Ma tu conosci bene il popolo Nepalese? Hai avuto qualche reale esperienza di esso attraverso i pochissimi Nepalesi che hai potuto incontrare? Sai qualche cosa dei tipi più bassi del popolo Nepalese? Se non lo sai, se non sei stato spesso nelle loro case, non puoi sapere se ti piacerebbero.
Ti dico che se vuoi rimanere qui nel Tibet, devi dedicare tutto il tuo pensiero al Tibet; ma se vuoi andare nel Nepal, devi lasciare il Tibet adesso e andare nel Nepal senza più pensare al Tibet, perchè se si dividono i propri pensieri si dividono le proprie forze. Possiamo avere un buon flusso di pensiero o di forza, oppure avere gocce di pioggia sparpagliate che coprono una larga superficie, ma non hanno forza. Ognuno di voi deve decidere che cosa vuol fare, che cosa vuol diventare, e dopo aver deciso ognuno deve concentrarsi con tutte le sue forze e con volontà indivisa per raggiungere quello che intende raggiungere; perchè se con metà della vostra volontà decidete di andare nel Nepal e con l'altra metà di restare nel Tibet, sarete sempre in uno stato d'incertezza, sarete sempre affaticati e perciò non potrete mai ottenere né la pace della mente né la tranquillità." [pg. 62]
"La veste color zafferano" T. Lobsang Rampa, Astrolabio

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