2 dicembre 2011

Portatevi un pupillometro


Altre chicche del Corriere della Sera online
In un interessantissimo articolo sul Corriere della Sera online, addirittura in prima pagina, il genere d'articoli che ti spingono a comprare ogni giorno il giornale e che immagino giustifichino da soli l'esistenza della stampa nazionale, si informa la popolazione lettrice tutta di una cosa di cui già era a conoscenza chiunque abbia mai preso in mano un manuale comportamentalista, ovvero che "Gli occhi grandi fanno sbocciare l'amore". Nell'articolo si prosegue chiarendo che "gli occhi si dilatano" quando una persona prova interesse per un'altra persona: tranquillizziamo i lettori che non sono gli occhi interi a dilatarsi, ma solo le pupille: c'è una certa differenza. Perchè, immaginatevi che uscite la prima volta con uno, e gli occhi interi del tizio si dilatano occupando mezza faccia. Non so, mi pare inquietante. Persino Google se si scrive occhio dilatato aggiunge, con la solita incomparabile educazione: Cazzo dici? Forse cercavi pupilla dilatata.
L'articolo prosegue lasciando intendere che per qualche istinto di sopravvivenza finora non razionalizzato che ci ha salvato dall'estinzione, le cene si consumano a luce soffusa e a lume di candela per far dilatare le pupille. Che quindi l'unica ragione se gli appuntamenti non si svolgono in comissariato nella stanza degli interrogatori con la luce puntata in faccia, o dal dentista stesi sulla poltrona, è solo ed esclusivamente perchè, neurofisiologicamente parlando, se la pupilla (e non l'occhio) si dilata pensi: che figo! se no, niente. 
Nell'articolo diligentemente seguono foto di occhio con pupilla dilatata e normale. Peccato che sotto la foto della pupilla normale sia scritto occhio dilatato, e sotto quella della pupilla dilatata ci sia scritto occhio normale. Ma non cerchiamo il pelo nell'uovo.
Immancabile la citazione delle università - in questo caso ben due - che si sono dedicate con cotanto impegno a questo studio, e che per decenni hanno chiuso i propri malpagati ricercatori in sgabuzzini angusti per misurare le pupille delle donne, verificando notevoli e significative differenze in base a variabili quale la fase del ciclo o l'assunzione della pillola, che a me solo al pensiero viene da denunciarli per stalking, tutti. Ma pensiamo anche a queste fantomatiche donne che escono la mattina di casa annunciando: vado a farmi misurare le pupille! Anzi, no, non ci pensiamo.
L'articolo si chiude con un preziosissimo consiglio, che invito tutti a seguire, perchè è un miracolo se non ci siamo già estinti, e che l'intero genere umano non giaccia sotto ad una lapide eretta da posteri più astuti di noi: "Non sapevano nulla delle pupille". Insomma il consiglio che gentilmente elargisce il Corriere della Sera di qualche giorno fa (in prima pagina, badate bene) è: al primo appuntamento, portatevi un pupillometro. Io aggiungo: quando cercherete di infilarlo nell'occhio della vostra amata per capire se ci sarà un dopo cena, lei crollerà ai vostri piedi accecata dal vostro fascino. 

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