11 aprile 2012

Tipi psicologici


Durante i centoventi anni che sono trascorsi dalla composizione dell'opera di Schiller, le condizioni della cultura individuale non sono migliorate; anzi, sono peggiorate, poichè l'interesse del singolo è preso, molto più di un tempo, dalle occupazioni collettive, così che la possibilità di sviluppare la propria cultura personale è assai diminuita. E' per questo che la cultura collettiva altamente sviluppata che possediamo oggi, e la cui organizzazione supera ampiamente tutto ciò che vi è stato nei tempi passati, lede anche, più che mai, la cultura individuale.
Nel nostro tempo vi è un abisso profondo tra ciò che un uomo è e ciò che rappresenta, tra la sua individualità e la sua funzione di essere collettivo. La sua funzione è sviluppatissima, ma non lo è la sua individualità. Se egli eccelle, allora si identifica nella sua funzione in seno alla collettività; in caso contrario, anche se lo si stima dal punto di vista funzionale, egli, in quanto individualità, resta legato alle sue funzioni inferiori non sviluppate, così che egli è semplicemente un barbaro, mentre il primo si illude beatamente di essersi lasciato dietro la sua barbarie, che di fatto sussiste. [pg. 69]


"Tipi psicologici" C. G. Jung, trad. Stefania Bonarelli, Newton & Compton

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