14 gennaio 2012

Tutti i nostri ieri

Povera Anna, diceva, un bel guaio se moriva lui. Un guaio perchè in fondo lui non l'aveva mica mai fatta diventare una persona, in fondo lei era ancora sempre un insetto, un piccolo insetto pigro e triste sopra una foglia, lui era stato solo una grande foglia per lei. E adesso se le mancava la foglia lei cadeva perduta, con le piccole ali senza volo e i piccoli occhi fissi, lui non aveva saputo darle volo e respiro, era stato una foglia e non le aveva dato che un po' di riposo.
Le chiese se ricordava ancora quel giorno che si erano guardati insieme nello specchio del barbiere, quel giorno avevano deciso di sposarsi e avevano brividi freddi ma si sentivano tutt'e due molto forti, aggressivi e liberi, non era vero forse che anche lei si era sentita aggressiva e libera quel giorno. Ma quel giorno come sembrava lontano e chissà cos'era successo dello specchio di quel barbiere, chissà se c'era cascata una bomba, se non moriva gli sarebbe piaciuto andare a vedere se quello specchio era ancora intero, specchiarcisi con lei un'altra volta. Non erano mai più stati forti e liberi come quel giorno, erano abbastanza contenti insieme ma solo come un insetto e una foglia, zitti zitti e contenti nella loro casa, lontano dal bene e dal male. [pg. 264]
"Tutti i nostri ieri" Natalia Ginzburg, Einaudi

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