L'Unione Europea, per chi non lo sappia, ha consigliato all'Italia, per risparmiare ed accelerare il pareggio di bilancio, di riunire a Natale tutte le feste dell'anno; in attesa di riunire anche tutte le domeniche in una grande domenica che cadrà pure lei di Natale. Nella mia città l'abbiamo fatto, anche se non è ancora obbligatorio, e abbiamo festeggiato insieme Natale, Pasqua, i Morti, il 25 aprile, Primo Maggio, Capodanno e Ferragosto. (...) Prima di tutto c'era in piazza un grande uovo di cioccolata con su scritto buona Pasqua agli uomini di buona volontà , ma così adorno di festoni d'oro e d'argento, e di palline multicolori che era anche come un albero di Natale classico.
Una befana intanto calava dal cielo appesa a una gru; ha ruotato intorno all'uovo di Pasqua mentre la gente eccitata gridava <befana befana>(...). Intanto si è messo a nevicare; l'uovo era punteggiato di lumini, i quali però erano lumini da morto, che venivano direttamente dal cimitero, come se fossero venuti i morti in persona; (...) i parenti, le vedove eccetera guardavano con soddisfazione i lumini e si stringevano tutti intorno all'uovo di Pasqua; molti di loro erano in maschera per i festeggiamenti di giovedì grasso (...). Intorno intanto impazzava il Carnevale, coriandoli, maschere, canti, "tu scendi dalle stelle o re del cielo...", cui rispondeva un gruppo di partigiani "e vieni in una grotta al freddo e al gelo..." sull'aria di Bella ciao, come si fa in genere il 25 aprile. I partigiani erano in tenuta da spiaggia, essendo inoltre Ferragosto; la pubblica amministrazione aveva allestito un grande Presepe che appariva però come la spiaggia del mare di agosto (...). I partigiani se ne stavano sulle sdraio o sulla spiaggia artificiale, le partigiane altrettanto (...). Intanto nevicava sui lavoratori che celebravano il primo maggio (...); mentre accanto al grande uovo di Pasqua c'era un palco con un sindacalista che teneva il comizio, l'eterno comizio liturgico; di tanto in tanto scoppiavano applausi, ecco allora che la parola passava all'arcivescovo per la festa del santo patrono (...). Mai un corteo sindacale o una processione per il patrono è stata più allegra (...) poi si aggiunsero tutte le vecchiette vestite di nero e i parenti in visita ai loro defunti, i quali restano sempre per l'Unione Europea un ottimo esempio di risparmio energetico, e la soluzione più razionale per il problema dell'età pensionabile; cioè se si andasse in pensione il due novembre e quel giorno stesso si defungesse, si realizzerebbe un immenso risparmio (...). Il corteo ha girato attorno all'uovo di Pasqua mentre alcuni zampognari suonavano la cornamusa e la gente comune si scambiava regali (ma è un regalo reciclabile che si può continuamente ri-regalare); poi infine sono volati i tappi dello spumante "buon fine anno!", "buon principio!", tutti si sono baciati, "buona Pasqua... Natale... vacanze... scarpe rotte eppur si deve andar", e si è dato fuoco all'uovo di Pasqua (...) dalle sue ceneri, a significare l'anno nuovo, è uscito un ovetto piccino, di cioccolato, era cioccolato purissimo, ma non c'era scritto, essendo vietato dall'Unione Europea (...).
8 gennaio 2012
Ricordatevi di unificare le feste
Dalla Domenica del Sole 24 ore di oggi, riporto alcuni stralci di un articolo di Ermanno Cavazzoni.
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