11 gennaio 2012

Il ritratto di Elsa Greer ***

Prosegue il mio momento Christie con questo giallo, che si è rivelato atipico, perchè Poirot indaga su un delitto avvenuto sedici anni prima, per cui il il presunto colpevole è già finito in carcere, ma in una ultima e privata confessione si è dichiarato innocente. Di atipico ha anche lo svolgimento delle indagini, perchè assistiamo e riassistiamo alla ricostruzione degli stessi due giorni seguendo le testimonianze prima verbali poi scritte di tutti i testimoni.
Devo ammettere che al primo round di colloqui ero molto dentro la storia, ma quando vengono riportate le ricostruzioni scritte ho iniziato a sbadigliare. Va bene ripetere cinque volte gli stessi due giorni: i testimoni sono diversi e la Christie ne approfitta per riportare con sapienza tutte le possibili differenze di vedute; ma ripetere dieci volte inizia a diventare troppo. Non ho beccato l'assassino neanche in questo caso, perchè effettivamente le possibilità sono diverse, e il finale si rivela piuttosto contorto.

Si dice che il romanzo sia un' eco del tradimento del marito della Christie con la segretaria. Il marito le chiese il divorzio e lei inizialmente non glielo concesse, ma infine si separarono. E' in questa occasione che la Christie sparisce e dieci giorni dopo viene ritrovata in un hotel registrata col nome dell'amante del marito. La scrittrice non fornì mai spiegazioni in proposito. Da questa avventura hanno tratto un film con Vanessa Redgrave, che vidi ma che onestamente non ricordo.
Spoiler: se siete interessati selezionate il seguito: dall'inizio pensavo che la colpevole fosse Adrienne. Cioè, la Christie ne fa un ritratto piuttosto strano: lumache nel letto, erba gatta... sono rimasta in questa convinzione per tutto il libro, anche se nel primo colloquio Philip è evidentemente innamorato di Carolina ed anzi, lascia intendere che tutta la sua ricchezza sia costruita su una necessità di rivalersi. Il finale non è, secondo me, fra i più soddisfacenti: è vero che è perfetto nella sua semplicità (l'amante cattiva è l'assassina, che caso) ma è anche vero che il giro: Carolina vuole suicidarsi- Adrienne fa scherzi strani- Carolina pensa che è stata Adrienne- Adrienne non capisce un cavolo- quindi stanno tutte zitte e la fanno passare liscia ad Elsa - è un po' troppo intricato. Comunicate gente, comunicate!
"Il ritratto di Elsa Greer" Agatha Christie, Mondadori, 8,50 € ***/5

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