7 dicembre 2011

Le zie non sono gentiluomini

"Senza cocktail, in fondo, ci potrei anche stare. Sarebbe dura, ma noi Wooster siamo gente di ferro. Ma lei dice che devo anche smettere di fumare."
"Questa sarebbe veramente la più intollerabile delle privazioni."
"Smettere di fumare, Jeeves!"
"Sì, signore. Noterà che sto tremando."
"Il guaio è che lei è sotto l'influenza di un suo amico chiamato Tolstoj. Io non lo conosco, ma mi sembra che abbia dlele idee che non stanno né in cielo né in terra. Non ci crederai, Jeeves, ma dice che non c'è nessun bisogno di fumare e che si può cavare lo stesso piacere facendo girare i pollici. Io dico che è matto. Immagina un po' un grande banchetto ufficiale, sai di quelli che sugli inviti c'è scritto <sono ammesse le decorazioni>. C'è stato il brindisi alla regina, tutti hanno bevuto, gli uomini si leccano i baffi pensando al prossimo sigaro, e il cerimoniere annuncia <Signori, ora potete girare i pollici>. Non mi dire che non ci resterebbero male." [pg. 104]
 "Quali sono esattamente le disposizioni riguardo al tuo denaro? Certamente Cook non se lo potrà mica tenere vita natural durante."
"Può fino a che io avrò trent'anni."
"E adesso ne hai?"
"Ventisette."
"Quindi fra tre anni soltanto..."
Ridiventò per un momento il vecchio Porter sanguinario, che era stato così ansioso di estrarre le mie budella dalla loro sede naturale. Non dico che fece bava dalla bocca, ma vidi che ci andava molto vicino.
"Ma io non voglio aspettare altri tre anni, maledizione. Lo sai cosa mi dà la mia compagnia di assicurazioni? Una miseria, appena abbastanza per non morire di fame. E a me pacciono le belle cose. Voglio spassarmela, io; voglio vivere nel velluto."
"Appartamento in Mayfair?"
"Si capisce."
"Champagne a tutti i pasti?"
"Naturale."
"Rolls Royce?"
"Anche."
"Ma lascerai qualcosa per soccorrere il proletariato indigente? Darai al popolo quello che ti avanza?"
"Non avanzerà niente."
Ero un po' imbarazzato. Prima d'allora non avevamo mai avuto un approfondito scambio d'idee con un ocmunista e mi stupiva che il suo interesse per il proletariato indigente fosse così tiepido. Fui tentato di consigliargli che non si facesse sentire dai compagni del Cremlino mentre esprimeva questa sua visione del mondo, ma poi pensai che non era affar mio. [pg. 139]
"Le zie non sono gentiluomini" P.G. Wodehouse, Polillo, 13,90 € ****/5

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