8 dicembre 2011

Barnaby Rudge

Barnaby Rudge viene pubblicato a puntate sul giornale Master Humphrey's Clock nel 1841. E' il quinto libro di Dickens, dopo Pickwick, Oliver Twist, Nicholas Nickleby e La bottega dell'antiquario. Non è il miglior  Dickens: risente, sicuramente, della giovane età dell'autore: Dickens ebbe successo fin da giovane (quando esce Pickwick, lui ha soli 24 anni), ed è generalmente approvata l'idea che dopo essersi provato nei personaggi comici (Pickwick, La bottega dell'antiquario), nel tragico (Oliver Twist), e nello stile del più classico romanzo (Nicholas Nickleby), Barnaby Rudge è il romanzo storico e romantico. E', infatti, un romanzo più unitario rispetto ai precedenti, i personaggi sono meno numerosi, le storie parallele anche. Il lato romantico è vissuto dalle difficili storie d'amore fra Edward e la signorina Haredale, e fra Joe e Dolly. Gran parte del romanzo, invece, narra delle sommosse anti-cattoliche che sconvolsero Londra dal 2 al 7 giugno del 1780, ricordate come Gordon Riots. Dickens non si sofferma sulle ragioni più profonde delle sommosse, ma traccia un quadro particolareggiato della violenza che sconvolse la città, violenza spesso perpetrata per mano di ignoranti, afflitti e violenti, per i quali le ragioni ideologiche erano se non sconosciute comunque irrilevanti.

 Mentre le peggiori passioni degli uomini peggiori così tramavano nell'ombra e il mantello della religione, assunto a coprire le più brutte deformità, minacciava di diventare il sudario di tutto ciò che nella società era buono e pacifico. [pg. 425]
Lord John Gordon, politico, organizzatore e capo delle rivolte, non è condannato da Dickens, ma viene descritto come un uomo di grandi entusiasmi, portato al fanatismo, di scarsa intelligenza, dotato di carisma, ma anche di bontà d'animo:
Questo signore è stato sincero nella sua violenza e nella sua convinzione d'intenti. Una natura incline ai falsi entusiasmi, e la vanità di essere un leader, sono state le sue qualità peggiori più evidenti. Tutto il resto è debolezza - debolezza pura, ed è la sorte infelice di fondo degli uomini deboli, che la loro simpatia, i sentimenti affettuosi, la confidenza, ecc... - tutte qualità che negli altri sono virtù - si tramutano in manie, o in vizi veri e propri.
Pieno di rimorso per ogni atto compiuto da ognuno nella folla crudele; sentendo ora come propria la colpa, e le loro vite in pericolo a causa sua; e trovando, tra queste riflessioni, poco conforto nel fanatismo o nella sua immaginaria vocazione, sedeva l'infelice autore di tutto: Lord George Gordon. (...) Di tutti i suoi quarantamila uomini, non uno gli rimase accanto. Amici, dipendenti, seguaci: non c'era nessuno. Il suo servile segretario lo aveva tradito; ed egli, la cui debolezza era stata spinta ed incitata da tanti ai loro fini personali, era solo e desolato. [pg. 705/706]
Uomo capace, insomma, di fomentare una folla,e di esplicitare la voglia di violenza che già albergava negli animi dei rivoltosi  nel nome di un ideale che nasce, principalmente, dallo scontento sociale. Dickens, nelle descrizioni di questa folla violenta, non dimentica gli effetti psicologici che ha una moltitudine di persone sull'individuo, ovvero quel fenomeno di fascinazione di fronte alla volontà di tanti, ci fa dimenticare l'Io, e le responsabilità di una coscienza individuale di fronte ad azioni delittuose e criminali.
Una gran parte, sia dei corpi che sfilavano sul luogo, sia di quelli che rimanevano fermi, era impegnata a cantare inni o salmi. Il che, quale che ne fosse l'origine, era fatto accortamente: perchè il suono di tante migliaia di voci nell'aria non poteva non toccare il cuore di chiunque e non produrre sugli entusiasti un meraviglioso effetto, anche se illusorio. [ pg. 460]
Attraverso questa vasta calca, cosparsa certamente qua e là di onesti fanatici, ma composta per la massima parte dalla feccia e dai rifiuti di Londra, la cui formazione era alimentata da cattive leggi criminali, cattivi regolamenti delle prigioni e dalla peggior polizia immaginabile [pg. 467]


La turba infuriava e sbraitava da quel folle mostro che era, incessantemente, e ogni nuovo oltraggio serviva ad accrescerne la furia. (...) mentre il tumulto, dentro e fuori, era così grande, che coloro che tentavano di parlare potevano a malapena udire la propria voce e tanto meno consultarsi sull'atteggiamento che sarebbe stato saggio prendere in quelle circostanze, o animarsi l'un l'altro a una degna e ferma resistenza. [pg. 468]
La sommossa verrà sedata in qualche giorno, con l'intervento dell'esercito e l'estrema misura di sparare su qualsiasi gruppo composta da più di 4 persone non disposto a sciogliersi immediatamente.  Alcuni partecipanti, che appunto non erano animati da profonde convinzioni ideologiche, si nascondono o si denunciano l'un l'altro:
nell'intenso egoismo generato dalla presenza costante davanti a lui dei suoi grandi delitti e delle loro conseguenze presenti e future. [pg 659]
Inoltre, come Dickens denuncia:
In una parola, quelli che pagarono come rivoltosi, furono per la massima parte i più deboli e meschini e disgraziati fra tutti. [pg. 746]
Così le esecuzioni divengono lugubri spettacoli di ipocrisia, al solo scopo di ammonire la popolazione e creare a suo beneficio un fantoccio di giustizia e di potere statale:
quella legge il cui forte braccio pareva in più di un caso essere tanto sfrenatamente scagliato adesso che era tutto finito, quanto era stato meschinamente paralizzato al momento del pericolo. [pg. 746]
I personaggi
Non mancano, seppur in misura minore rispetto ad altri romanzi dickensiani, i tanti personaggi così variamente caratterizzati da gustose descrizioni a creare un po' di comicità in questo quadro storico drammatico: i Willet, padre John tanto lento nei ragionamenti, e il figlio Joe, che fugge esacerbato dall'autorità paterna. I Varden: il padre, magnano, buono e paziente:
 un massiccio popolano tondo, dalla faccia rossa, con doppio mento e voce sonora, di buona condizione, buon sonno , buon umore e buona salute. Aveva già passato il mattino della vita; ma Padre Tempo non è sempre un genitore severo e benchè non si trattenga per nessuno dei suoi figli, spesso pone le mani con leggerezza su quelli che lo hanno impiegato bene: facendoli inesorabilmente diventare vecchi e vecchie, ma lasciando loro il cuore e l'umore giovane e in pieno vigore. Per costoro la testa grigia è soltanto l'impronta della mano del vecchio amico che dà loro la sua benedizione, e ogni ruga soltanto un solco nel tranquillo calendario di una vita ben spesa. [pg. 25]
La figlia Dolly, bella e civettuola; la moglie scontenta di tutto, bastian contrario; l'apprendista Simon Tappertit, innamorato di Dolly e un tantino megalomane:
appena più alto di cinque piedi e profondamente convinto in cuor suo d'essere al disopra della statura media, piuttosto alto, in realtà, che no. Per la propria figura, che era abbastanza ben fatta, benchè un po' magra, egli nutriva la più alta ammirazione; e delle gambe, che nei calzoni corti erano perfette curiosità di sottigliezza, era estasiato ad un grado che giungeva all'entusiasmo. Aveva anche un'idea grandiosa ee nebulosa che non era mai stata scandagliata nemmeno dagli amici intimi, circa il potere dei suoi occhi. Invero si sapeva che era giunto a vantarsi di poter domare e soggiogare la più alta beltà con un semplice processo ch'egli definiva "occhiaggiandola"; ma si deve aggiungere che né di questa facoltà né del potere che dichiarava di avere per mezzo dello stesso dono, di vincere e ridurre al silenzio gli animali, anche arrabbiati, aveva mai fornito una prova che potesse essere ritenuta soddisfacente e conclusiva. [pg. 45]
La cameriera Miggs, servile e ipocrita, e altri ancora; ma su tutti svetta il buon Barnaby, mentalmente ritardato, che rappresenta l'anima pura, lo stupore infantile, e che spesso, nelle sue constatazioni schiette e ingenue, è l'unico a vedere il vero :
E' qualcosa sapere che il cielo ha lasciato la capacità di esser contenti nel petto di simili creature; è qualcosa esser certi che, per quanto leggermente gli uomini possano schiacciare quelle facoltà nei loro simili, il Grande Creatore del genere umano la impartisce persino alle sue opere più spregiate e di minore importanza. Chi non preferirebbe veder eun povero idiota felice nel sole che un uomo savio soffrire in una prigione buia? Voi uomini delle tenebre e dell'austerità, che rappresentate con un eterno cipiglio il volto dell'infinita benevolenza, leggete nel Libro Eterno, spalancato alla vostra vista, la lezione che vi può insegnare. I suoi quadri non sono a colori neri e cupi, ma a tinte chiare e splendenti; la sua musica - salvo quando la soffochiamo - non è di sospiri e lamenti ma di canti e suoni gai. Ascoltate i milioni di voci nell'aria estiva e cercate se riuscite a trovarne una lugubre come la vostra. Ricordate, se potete, il senso di speranza e di piacere che ogni lieto ridestrarsi del giorno suscita nel petto di tutti i vostri simili che non abbiano alterato sè stessi; e imparate qualche saggezza perfino dai dissennati, quando i loro cuori sono lieti, senza sapere il perchè, per tutta la gioia e la felicità di quella speranza. [pg. 237]
Il corvo, fedele compagno di Barnaby, è ispirato alla poesia "Il corvo" di Edgar Allan Poe, e Dickens stesso, all'epoca della stesura del romanzo, aveva un corvo, chiamato Grip.

In conclusione, Barnaby Rudge è sì un romanzo storico, è anche uno dei romanzi dell'autore "meno dickensiani": non ha la scorrevolezza e la quantità di momenti comici di altri, ma è soprattutto un romanzo di grande tolleranza: viene analizzato un momento storico non tanto e non solo nella sua unicità, ma nelle tante passioni umane che lo animano e che da sempre, nella storia, danno il via a simili manifestazioni. Sono in definitiva, queste passioni, nei secoli, sempre le stesse; Dickens ci mostra come sia inutile condannare, ma come invece vanno cercate le ragioni reali, spesso travestite da ideali politici o religiosi. Senza dimenticarsi, infine, di portare alla luce il buono che c'è in tutte le persone, e di trarre insegnamento da ogni essere umano.
"Barnaby Rudge" Charles Dickens, trad. Fernanda Pivano, Einaudi, 16 €

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