17 novembre 2011

Un bel mattino

Questo romanzo è una piccola chicca. Purtroppo, non è più in commercio in italiano, ed è proprio un gran peccato.
In una (ipoteticissima) Unione Europea in preda ad una (altrettanto ipotetica) disastrosa crisi economica, il governo del Regno Unito corre ai ripari formando con gli Stati Uniti d'America un nuovo stato, l'USUK. La riforma viene presentata come un'alleanza di forze equivalenti e vantaggiosa per entrambi; di fatto: se siete in una barca che sta affondando, e passa un transatlantico che vi salva, dovrete essere grati al transatlantico e assoggettarvi alle sue regole.
Questa è la premessa di questo appassionante romanzo della du Maurier. Un bel mattino, in un angolino della Cornovaglia, la vita è sconvolta dallo sbarco dei marines americani. In un perfetto crescendo, si scivolerà da uno stato di pace alla violenza.
I personaggi sono perfettamente delineati: l'ottantenne Mad, ex-attrice, con i suoi 7 figli adottivi, sua nipote Emma, il solitario signor Wills, la popolazione, divisa fra chi è d'accordo all'USUK e chi no, e i Loro, gli americani.
Ho trovato molto veritiere le dinamiche psicologiche che la du Maurier ipotizza in uno scenario del genere: il punto d'avvio di questa inerrestabile onda è l'uccisione da parte dei marines del cane dei vicini. Da questo episodio violento, minacciati dall'occupazione del proprio territorio, i personaggi inscenano una specie di gioco delle parti, e ognuno recita e agisce in base alla situazione e al proprio ruolo, accantonando progressivamente il proprio lato umano e individuale. Come osserva Mad: la vita non è un po' una messinscena? Una messinscena, però, dalle conseguenze drammatiche e reali; conseguenze accettabili razionalmente solo nella corrente della situazione atipica e in uno stato mentale dominato dalla paura e dell'urgenza di proteggere ciò che ci appartiene.
In inglese: "Rule Britannia" Daphne du Maurier, Little, Brown Book Club, 8,49 €
****/5

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