20 novembre 2011

Le anime morte (confronto con Il Maestro e Margherita)

Nella cantonata di queste botteghe, o , meglio, alla finestra, si trovava un venditore col suo samovar di rame rosso, e la sua faccia era rossa come il samovar, tanto che da lontano si poteva pensare che alla finestra stessero due samovar, se un samovar non avesse avuto una barba nera come il carbone. [Le anime morte, cit.]
Dopo un minuto di conversazione con lui non potevi non dire "Che uomo simpatico e buono!". Nel minuto successivo non dicevi niente, e al terzo minuto pensavi: "Lo sa il diavolo, cos'è sta roba!", e ti allontanavi; se non ti allontanavi, provavi una noia mortale. [Le anime morte, cit.]
Mi piace lo stile di Gogol': è, fra i russi, quello che preferisco, quello più ironico; mi pare quasi un Dickens russo. Accosterei Le anime morte a Il Maestro e Margherita, di Bulgakov, perchè mi sembrano due romanzi incentrati sugli stessi argomenti, e anche di simile struttura; il primo è però un romanzo ottocentesco, il secondo del novecento, ed è interessante notare come questa differenza temporale influenzi così radicalmente i due romanzi, che sono, infine, molto diversi. 
Entrambi denunciano, infatti, il lato più piccino dell'animo umano: la grettezza, la cattiveria, l'avarizia, l'ipocrisia. Il che dimostra come, purtroppo, in un secolo l'umanità non sia migliorata granchè. Gogol' analizza in modo più caricaturale, Bulgakov inserisce un "catalizzatore fantastico" (la personificazione del diavolo). Lo "smascheramento" avviene, in entrambi i casi, in contesti sociali tipici: in Gogol' nella rete di conoscenze ottocentesca fatta di salotti e visite, in Bulgakov in un contesto più mediatico, la scena di un Varietà a teatro. 
Entrambi i romanzi non hanno un'unità narrativa, ma proseguono per episodi: "Le anime morte" segue i viaggi del protagonista, Bulgakov costruisce una struttura di tre storie separate, per poi riunirle nel finale. 
Per "Le anime morte" ottima la traduzione di Paolo Nori.
"Le anime morte" Nikolaj Gogol', Feltrinelli, 10 €
"Il Maestro e Margherita" Michail Bulgakov, Einaudi, 8,50 €

1 commento:

  1. Dubito che Gogol sia mai paragonabile a Bulgakov.Casomai ne "Le Anime Morte" troviamo un antenato di Foma Fomic,la più complessa profonda figura della letteratura di ogni tempo, costruita come una risultante di equazione sendionio-dimensionale in funzione di farne il perno attorno cui ruota l'universo traballante della russia zarista.Non semplice dramma morale ma indagine antropologica sul coacervo esistentivo più che esistenziale di carattere- maschera in relazione alle insussistenze realistiche esplorate da quel novello Dante.

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