28 novembre 2011

Bel-Ami

Che cosa strana e spaventosa è l'annullamento di un'esistenza! (...) Sarebbero nati milioni, miliardi di persone, quasi simili, con due occhi, un naso, una bocca, un cranio, un pensiero in quel cranio, ma mai sarebbe riapparso colui che ora giaceva in quel letto. (...) Ognuno è una specie di universo nell'universo, eppure finiamo per annullarci presto, e completamente, in un putridume, che nutrirà nuovi germi. Le piante, gli animali, gli uomini, le stelle, i mondi, tutto si anima, poi muore per trasformarsi. 

Spogliando la vita del suo velo di poesia, il pensiero di Georges finiva sempre in una rabbia cattiva. 

Com'è comodo servirsi della religione come fosse un ombrello. Se il tempo è bello, lo si usa come bastone da passeggio; se c'è il sole, diventa un parasole; se piove, un ombrello, e se non si esce, lo si lascia in anticamera. 

Bel-Ami è il soprannome che si guadagna il protagonista. E' un soprannome che appare ironico al lettore, perchè il romanzo è, essenzialmente, la storia di uno stronzo. Il "Bel-Ami" è un arrivista, un uomo vuoto, di scarse capacità: le uniche cose che ha in grande quantità sono l'ambizione e la faccia tosta. Misere qualità che gli bastano per raggiungere i suoi scopi, favorito anche dall'aiuto cieco, interessato e ipocrita della società che lo attornia, che non è migliore di lui. 
Maupassant è uno scrittore piuttosto asciutto, con uno stile forse non memorabile, ma estremamente acuto nell'analisi psicologica e sociale. Il romanzo spesso stupisce per la sua modernità. 
"Bel-Ami" Guy de Maupassant, Giunti, 7,90 € ****/5

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...