29 dicembre 2011

Baciami come uno sconosciuto

Il Gene Wilder che conoscevo era, principalmente, l'indimenticabile di Frankestein Junior e il folle Willie Wonka della Fabbrica di Cioccolato.
Provo sempre un po' di delusione, nel leggere le biografie "dei famosi", e soprattutto quelle di uomini di grande intelligenza, quando, inevitabilmente, tra le righe si legge di personalità piegate su se stesse nel loro egocentrismo. Anche questa autobiografia di Wilder mi ha fatto quest'impressione: un uomo che sa fare il proprio mestiere come pochi, ma totalmente inetto nel gestire i propri rapporti, soprattutto familiari.
Il libro si legge bene, divertente e tragico in molti momenti, ma lascia un po' di amaro in bocca il fallimento del rapporto con la figlia adottiva, fallimento di cui non si comprende neanche bene il motivo.
Non ci si può permettere di giudicare nulla da una biografia, anche se "auto", e in ogni caso il libro centra il suo obiettivo: l'umanizzazione e la storia di vita di un grande attore comico, che tutti noi conosciamo come icona.
"Baciami come uno sconosciuto" Gene Wilder, Sagoma, 19€ ***/5

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