30 novembre 2011

Follia

Ovvero un romanzo in cui quelli che non sono pazzi sono inesorabilmente cretini
La storia di una pazza latente moglie di uno psichiatra che si innamora di un pazzo conclamato rinchiuso in manicomio criminale per aver ucciso, decapitato e cavato gli occhi alla moglie: la pazza latente va a letto col pazzo, inizia ad avere in odio il marito che invece non ha mai cavato gli occhi a nessuno e anche il figlio perchè, secondo logica incontrovertibile, è anche figlio del marito; il tutto avviene sotto gli occhi di un altro psichiatra collega del marito che capisce tutto ma inesplicabilmente allo stesso tempo non capisce nulla e quindi assiste e basta (poi si scoprirà che anche lo psichiatra sotto sotto è pazzo pure lui, ma va a capire se è pazzo o solo idiota). Il pazzo cavatore di occhi fugge dal manicomio criminale, la pazza latente che ha sempre più in odio il marito decide di togliere il latente e dichiararsi pazza-pazza e fugge anche lei appresso al pazzo omicida. Dopo settimane di folle convivenza le sovviene che in effetti il suo amore ha ucciso, decapitato e cavato gli occhi alla moglie e che pertanto forse non è tanto adorabile come sembra e la insospettisce un po' - ma giusto un filo - quando lui affila un coltello fissandola negli occhi come - ma va?- un pazzo. Infine lei fugge anche da lui ma poi si rende conto che sta fuggendo da troppe cose - dal marito, dalla polizia e dal pazzo omicida - e decide che c'è troppa confusione e fra i tre -il marito, la polizia e il pazzo omicida - decide che il più innocuo è il pazzo omicida e vuole tornare da lui, perchè lo ama tanto. Fortunatamente la trova prima la polizia che la riporta a casa dal marito ma lei non c'è niente da fare, continua ad odiarlo, odia a fasi alterne anche il figlio; il marito (che ricordo è psichiatra) è o indicibilmente scemo o cieco perchè non capisce che la moglie è pazza. Infine il figlio muore e allora tutti prendono coscienza che sì, lei è pazza sul serio. La rinchiudono, giustamente, nello stesso manicomio criminale in cui viveva prima di fuggire, fra l'altro in cui è stato riricoverato anche il pazzo cavatore di occhi - giusto per semplificare la sua guarigione - e lo psichiatra che aveva capito tutto ma in realtà nulla persiste nell'errore e, approfittando del divorzio di lei, le chiede di sposarlo (perchè anche lui o è pazzo o è idiota, non si capisce), stupendosi poi grandemente quando si rende conto che la sua terapia psichiatrica ha un esito fallimentare.
Non so, io leggerei altro.
"Follia" Patrick McGrath, Adelphi, 18 € **/5 

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